venerdì 23 maggio 2008

Istanbul



La città ci accolse con la sua aria cosmopolita. Risalimmo la strada che dalla stazione giungeva alla chiesa di Santa Sofia e la Moschea blu. Trovammo alloggio in un lercio hotel nei pressi del “pudding shop”. Il Pudding Shop era il nomignolo del "Lale Restaurant" nel cuore di Sultanahmet divenuto il punto di ritrovo e di partenza per tutti gli hippies o presunti tali, lungo la via dell’oriente.

Mentre sorseggiavamo un chai, chiesi ad una ragazza che tornava dall’oriente, com’era oltre il ponte. Mi rispose : “alla cannella” riferendosi al the piuttosto che ai luoghi che ci accingevamo a visitare! Lasciai perdere, anche perché il nostro inglese era meno che basico: cominciavamo ad imparare da zero! Quanto costa? E’ troppo caro! Avete una camera per due? E così discorrendo…
Ci fermammo qualche giorno giusto per prendere confidenza con le novità della nuova situazione, sondare le possibilità che erano offerte nella bacheca degli avvisi, le proposte delle agenzie di viaggi e così via.
Le proposte partivano da viaggio per Katmandu in magic bus , durata 15 gg, a quelle ben più abbordabili, con comodi bus con servizio bar a bordo, che ci avrebbero portato ad Erzurum, capoluogo dell’Anatolia orientale, alla ragguardevole altitudine di 1950 m slm. Da lì avremmo potuto proseguire con destinazione Persia e oltre.
Optammo per questa soluzione in modo da assaporare il viaggio e tastare le nostre capacità di sopportare un viaggio alla scoperta dell’ignoto. Ci ripromettemmo di visitare Istanbul, già Costantinopoli, già Bisanzio al ritorno, se ci fosse stato un ritorno!
Eravamo già a fare i conti con il secondo cambio , lire turche/dollari e traduzione in lire italiane. Un tentativo maldestro di cambio in nero ci riportò alla cruda realtà. Riuscimmo a non farci imbrogliare da due tipi loschi che tentarono di fregarci quelle poche banconte che avevamo. Dopo ci sentivamo più forti.
Partimmo e l’attraversamento del ponte sul Bosforo (allora era unico) mi dava un certo brivido: passavamo in un sol balzo dall’Europa all' Asia.